Anche in Sicilia “Il Bene Torna Comune”: 4 milioni € alle associazioni per valorizzare e gestire gli immobili in disuso.

Immagine articolo: Anche in Sicilia "Il Bene Torna Comune": 4 milioni € alle associazioni per valorizzare e gestire gli immobili in disuso.

E’ arrivato alla quarta edizione ill Bando Storico – Artistico e Culturale “Il Bene Torna Comune” promosso dalla Fondazione CON IL SUD, sviluppando la formula già sperimentata nella precedente edizione: ovvero chiedendo ai proprietari di immobili inutilizzati di metterli a disposizione della comunità locale, mediante sottoscrizione di regolare contratto di affitto, per un periodo di almeno 10 anni e, successivamente, rivolgendosi alle non profit per proposte di valorizzazione dei beni in chiave comunitaria. L’iniziativa, che mette a disposizione 4 milioni di euro, prevede due fasi e interessa i beni immobili di pregio storico, artistico e culturale presenti in Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sardegna.

Il Bando  è svolto in due fasi distinte e successive.

Nel corso della prima fase, amministratori e proprietari dei beni (persone fisiche e giuridiche, enti pubblici e privati) potranno inviare alla Fondazione una manifestazione di interesse con cui si impegnano, tra l’altro, a riservarle l’onere e il diritto di individuare il miglior intervento di valorizzazione del bene e, di conseguenza, di selezionare l’ente del Terzo settore a cui concederanno l’utilizzo del bene per almeno 10 anni. Nel candidare il bene, il proprietario dovrà indicare il canone annuale che l’organizzazione eventualmente assegnataria dovrà corrispondere.

Potranno essere candidati immobili o porzioni di immobili che non siano già utilizzati o affidati e che siano idonei ad ospitare attività socio-culturali. Potranno essere prese in considerazione le aree archeologiche solo se adattabili allo svolgimento di questo tipo di attività e le chiese, solo se non più adibite al culto. Invece sono esclusi ruderi, giardini, parchi, cave, piazze, cimiteri, sorgenti, terreni o altri beni ritenuti non idonei alle attività previste.

Le candidature dei beni potranno essere inoltrate fino al 30 marzo 2018. La Fondazione si riserva di chiudere in anticipo il periodo di candidatura qualora fosse raggiunto un numero sufficiente di beni selezionati.

La Fondazione valuterà man mano gli immobili: di quelli ritenuti idonei sarà pubblicata una scheda sul sito www.ilbenetornacomune.it, dando la possibilità alla comunità di condividere idee e commenti.

Nella seconda fase, gli enti del Terzo settore potranno presentare progetti di valorizzazione relativi ai beni selezionati, in un’ottica di uso comune e di restituzione alla collettività degli immobili. Le proposte progettuali potranno essere presentate da partnership composte da almeno tre soggetti, di cui due organizzazioni di Terzo settore, oltre a istituzioni, università, mondo economico e della ricerca. I proprietari dei beni selezionati non potranno aderire a partenariati che presentino proposte di riqualificazione e rivalutazione dell’immobile di cui detengono la proprietà. Le proposte dovranno prevedere interventi capaci di generare concreti effetti positivi, in termini di sviluppo socio-economico, per la comunità locale. La quota destinata alla copertura  dei costi di ristrutturazione , restauro,  adeguamento  e investimento produttivo non potrà superare il 50 % dei costi totali per realizzare il progetto.

Sono considerate ammissibili le proposte di progetto che rispettino tutti i seguenti requisiti inviate,  esclusivamente  on  line ,  alla  Fondazione  entro  le  ore  13 :00  del  27  luglio  2018.

Il contributo massimo concesso da parte della Fondazione non potrà superare i  500.000 euro. Inoltre si dovrà  prevedere  una  quota  di  co-finanziamento a carico dei proponenti  pari  ad  almeno i l 20% del costo complessivo del progetto.

Per leggere il bando  e scaricare tutti gli allegati clicca qui.

Contattaci a progettiamoimpresa@gmail.com

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *