Tutte le novità sulle opportunità di finanziamento a fondo perduto
I requisiti di accesso al bando
Il bando Resto al Sud 2.0 è un programma destinato ai giovani aspiranti imprenditori sotto i 35 anni residenti nel Mezzogiorno d’Italia. Questa iniziativa si propone di rivoluzionare l’ambiente economico e sociale delle regioni meridionali, promuovendo equità socioeconomica e stimolando lo sviluppo imprenditoriale.
Individui che non sono attualmente impegnati in un lavoro né coinvolti in una ricerca attiva di impiego (inattivi), così come quelli che sono attivamente alla ricerca di lavoro ma attualmente senza impiego (disoccupati).
Questa categoria comprende giovani che vivono situazioni di svantaggio come definito dal Piano nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027.
Giovani che ricevono supporti attraverso iniziative come il programma GOL, che aiuta i lavoratori a mantenere o recuperare l’occupabilità.
Le agevolazioni previste dal bando
Le agevolazioni previste dal bando Resto al Sud 2.0 sono progettate per stimolare la creazione di nuove imprese nelle regioni del Mezzogiorno, inclusi i territori colpiti dagli eventi sismici del 2009 e del 2016. Questo programma offre ai giovani imprenditori e professionisti sostegni finanziari significativi sotto forma di voucher e contributi a fondo perduto, adattati per soddisfare le diverse necessità e supportare lo sviluppo di progetti innovativi e sostenibili.
Attraverso Resto al Sud 2.0, aspiranti imprenditori sotto i 35 anni possono accedere a risorse cruciali per trasformare le loro idee in realtà operative, contribuendo così al rilancio economico e alla rivitalizzazione delle loro comunità locali. Il programma è un catalizzatore per l’innovazione e la crescita, fornendo gli strumenti necessari per navigare con successo nel panorama imprenditoriale.
Fondo Perduto
Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa di valore non superiore a 120.000 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 75 per cento per l’avvio delle attività sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Un aiuto in regime de minimis per programmi di spesa oltre
120.000 euro e fino a 200.00 euro, consistente in un contributo a fondo perduto fino al 70 per cento per l’avvio delle attività aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Voucher di Avvio
Un voucher di avvio in regime de minimis, non soggetto a rimborso, utilizzabile per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio di nuove attività, per un importo massimo di 40.000 euro per le attivita’ aventi sede legale nelle aree del Mezzogiorno e nei territori delle regioni dell’Italia centrale colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016.
Nel caso di acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici e digitali o di beni diretti ad assicurare la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico, l’importo massimo del voucher è di 50.000 euro.
Gli incentivi sono cumulabili?
È fondamentale sottolineare che, sebbene entrambi i supporti siano vantaggiosi, non sono cumulabili. I beneficiari devono quindi scegliere attentamente tra il Fondo Perduto e il Voucher di Avvio in base alle esigenze specifiche della loro impresa e al tipo di investimento che intendono effettuare. Questa scelta implica una valutazione attenta del loro piano di affari e delle necessità finanziarie immediate e future, garantendo così che ogni euro investito sia diretto nel modo più efficace possibile.
La regolamentazione che prevede la non cumulabilità di questi aiuti è stata istituita per assicurare una gestione equa e trasparente delle risorse pubbliche. Inoltre, tale misura stimola i beneficiari a pianificare con maggiore precisione le loro strategie finanziarie e operative, massimizzando l’efficacia degli incentivi ricevuti e contribuendo più significativamente alla crescita sostenibile delle loro imprese nel contesto economico regionale.
Le spese finanziabili
INVESTIMENTI
Il programma consente interventi di sostegno all’investimento, inclusi incentivi per l’acquisto di beni e servizi essenziali che potenziano l’operatività dell’impresa fin dal primo giorno. Questi possono includere tecnologie avanzate, strumenti digitali, e soluzioni volte a garantire la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.
TUTORAGGIO
Il bando offre tutoraggio, finalizzato all’incremento delle competenze personali e professionali. Questo supporto è cruciale nelle fasi iniziali di realizzazione della tua nuova iniziativa, aiutandoti a affinare le tue competenze e massimizzare l’efficacia del tuo progetto imprenditoriale.
FORMAZIONE
E’ prevista l’erogazione di servizi di formazione e di accompagnamento alla progettazione preliminare delle attività imprenditoriali. In linea con il Programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027 e il programma GOL, questi interventi sono progettati per prepararti a gestire e far crescere la tua impresa.
Come richiedere gli Incentivi
Il processo per richiedere gli incentivi offerti dal programma Resto al Sud 2.0 è attentamente progettato per garantire trasparenza e accessibilità, assicurando che ogni potenziale beneficiario abbia le informazioni e gli strumenti necessari per presentare una candidatura efficace e ben informata.
Il programma mira a eliminare ostacoli burocratici e a semplificare i passaggi richiesti, rendendo il processo il più fluido e diretto possibile. L’obiettivo è quello di incoraggiare un numero maggiore di giovani imprenditori e professionisti a prendere iniziative, sostenendo la loro crescita professionale e contribuendo allo sviluppo economico delle regioni del sud Italia.