Il Dipartimento Agricoltura della Regione Siciliana in data 28 aprile 2017 ha pubblicato il bando e le disposizioni attuative della misura 8.1 del PSR Sicilia con la quale si intende sostenere gli interventi di forestazione ed imboschimento di terreni agricoli e non agricoli , prevedendo in particolare due linee di intervento :
8.1 a) Impianto di nuovi boschi:
- Imboschimento (boschi permanenti, seminaturali/naturaliformi) su superfici agricole e non agricole, con finalità principalmente climatico-ambientali, protettive, paesaggistiche e sociali;
- Piantagioni legnose su superfici agricole e non agricole con finalità principalmente produttive (legname e prodotti forestali non legnosi).
8.1 b) Manutenzione dei nuovi imboschimenti e mancato reddito agricolo:
- L’operazione prevede un aiuto annuale a copertura dei costi di manutenzione finalizzato a favorire la conservazione delle superfici imboschite nel periodo successivo all’impianto e a garantire lo sviluppo equilibrato delle piante, evitando situazioni di degrado. Il premio per la manutenzione è ammesso per imboschimenti effettuati sia su terreni agricoli che su terreni non agricoli. Il premio annuale ad ettaro dei costi di manutenzione copre un periodo massimo di 12 anni a decorrere dalla data di concessione dell’aiuto che si identifica con la data di collaudo dell’impianto. L’azione prevede il pagamento dei mancati redditi in caso di conversione di un seminativo per un periodo massimo di dodici anni.
La sottomisura è quindi finalizzata all’imboschimento di terreni agricoli e non agricoli allo scopo di contribuire alla mitigazione dei cambiamenti climatici, alla difesa del territorio e del suolo, alla prevenzione dei rischi naturali, alla depurazione e regimentazione delle acque ed alla tutela e conservazione della biodiversità.
La sottomisura 8.1 si applica all’intero territorio regionale e la sua dotazione finanziaria del presente bando, ammonta a 30.000.000,00 €, di cui FEASR euro 18.150.000,00.
Gli interventi possono riguardare le aree a destinazione agricola o quelle diversamente impiegate, su tutto il territorio regionale. Particolari regole sono poste a tutela delle aree di pregio ambientale ed agricolo (ad esempio siti della rete Natura 2000 ) e sono escluse le aree con speciale tutela (calanchi, torbiere, aree umide).
Gli impianti dovranno riguardare essenze arboree autoctone miste (almeno tre diverse specie o varietà, 75% di latifoglie) tra quelle previste nel piano forestale regionale per ciascuna area territoriale , restando possibili deroghe opportunamente giustificate per gli impianti di silvicoltura .
Possono promuovere gli interventi i soggetti pubblici e privati proprietari o titolari della gestione delle aree interessate e le loro associazioni.
Il sostegno all’impianto sarà dato nella misura del 100% nel caso di investimenti protettivi e nella misura del 70% nel caso di impianti produttivi.
I contributi previsti dalla misura per la linea A (impianto) potranno essere impiegati, oltre che per le spese ammissibili dell’intervento di forestazione ( preparazione e sistemazione dei terreni, acquisto e messa a dimora delle piante, reimpianto nel primo anno, ecc…) anche per le spese generali (consulenze professionali, studi e valutazioni ambientali, garanzie fideiussorie, ecc… entro il limite del 12% del totale) e, ove obbligatorio, per la redazione del piano di gestione forestale.
La misura massima del contributo erogabile è fissata a 9.500 euro/ettaro per i boschi protettivi e 7.500 euro/ettaro per gli impianti a destinazione produttiva. La spesa pubblica massima ammissibile per progetto è di 200.000,00 euro. Per gli Enti Pubblici il costo massimo dell’intervento non può superare 1.000.000,00 di euro.
I contributi previsti dalla linea B per il mantenimento saranno invece erogati a copertura dei costi per la cura e la manutenzione dell’impianto. Per i soli agricoltori attivi (esclusi quindi gli enti pubblici) verrà anche riconosciuta un’indennità a copertura del mancato reddito agricolo a seguito della conversione a bosco dell’area in precedenza destinata a seminativo.
Le domande andranno presentate nel termine dei 120 dalla pubblicazione della bando sulla Gazzetta Ufficiale, che avverrà nei prossimi giorni.
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